mercoledì 19 dicembre 2012

Il Nido Diffuso

Presentazione del servizio




La cura e l'educazione dei nostri figli appare oggi come uno dei temi ricorrenti della politica familiare sia nazionale che regionale. La prima infanzia, dalla nascita ai tre anni, è un momento estremamente importante per la crescita; la casa è il nostro luogo più intimo, più accogliente e la famiglia la nostra struttura sociale naturale. Ricreare un luogo e una situazione familiare sono i presupposti per l'offerta di un Servizio Educativo Domiciliare.
Da molti anni il modello di origine tedesca Tagesmutter, declinato in Italia a partire dalle esperienze trentine e sud tirolesi, si pone come valida integrazione all'offerta di servizi rivolti alla prima infanzia.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha intrapreso negli ultimi anni un percorso di sperimentazione che ha portato all'approvazione di un nuovo regolamento di attuazione (230/pres del 04/10/2011) della L.R. 20/2005, che introduce in modo stabile la figura dell'Educatrice Domiciliare.
Si tratta di un nuovo modo, almeno per la nostra regione, di progettare servizi per la prima infanzia coinvolgendo le famiglie e l’associazionismo, stimolando l'autoimprenditorialità ed allo stesso tempo garantendo competenza, sicurezza, cura ed attenzione.
Il nido è il luogo dell'accoglienza comunitaria dove i bimbi imparano a stare con gli altri, imparano regole e diritti, imparano il valore del gioco e dell'apprendimento. L’attenzione del ruolo educativo, la competenza e la capacità degli operatori prima infanzia, il rispetto dei tempi di lavoro di vita delle educatrici, così come delle famiglia e dei bambini: questi sono i valori imprescindibili per la Rete per l'Innovazione nel Sociale.
Su queste basi è stato costruito il modello Nido Diffuso che integra la figura della Educatrice Domiciliare con i valori del sistema nido d’infanzia.
Il Nido Diffuso è un progetto innovativo che vuole coniugare esperienza, competenza e innovazione introducendo nel sistema integrato dei servizi prima infanzia un modello di lavoro flessibile, territoriale e cooperativo.

Il primo principio del modello è la sua diffusione e la sua capacità di offrire risposte puntuali a problemi ed esigenze concrete delle famiglie. In particolare garantisce la specializzazione delle case, l’accoglienza in piccoli gruppi, il rapporto numerico educatrice/bambini molto basso, la predisposizione di progetti educativi personalizzati ed infine è una soluzione alla lontananza da altri servizi prima infanzia.
Il secondo principio è la sua reale e operativa integrazione. La presenza di un sistema reticolare di servizi, direttamente gestiti dalle Cooperative promotrici, assicura un coordinamento costante, la formazione continua e qualificata, il supporto pedagogico ed amministrativo, la risoluzione immediata e professionale delle assenze, imprevisti o malattie delle educatrici.
Il terzo principio è la cooperazione intesa come capacità imprenditoriale di avviare, coordinare e sviluppare nuovi modelli lavorativi. La capacità di stimolo dell'empowerment comunitario e personale, che la cooperazione è in grado di offrire, si declina in un nuovo modello di imprenditorialità diffusa, sostenuta e governata. Essere imprenditrici di se stesse diventa uno dei due fattori, l'altro è la capacità di fare rete, comunità e sistema attraverso la presenza di un soggetto gestore autorevole come la Cooperazione sociale.
Il Nido Diffuso è un'occasione per avviare una nuova offerta per la prima infanzia, per integrarla con l'esistente e per sperimentare un modello innovativo di intervento territoriale.


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